Con le sconfitte di Estudiantes, San Lorenzo e Olimpo, avanzano le inseguitrici che infoltiscono così il gruppo di testa. Godoy, River e Vélez corrono forte e approfittano della situazione. Vittoria fondamentale dell’Argentinos sul campo del Banfield per 2-0. Dal fondo classifica nessun cambiamento significativo.
Dieci squadre in 3 punti – La classifica della Primera Division è quanto mai in fase di caos. Dalla prima alla decima posizione, ci sono solamente 3 punti di differenza che sottolineano l’equilibrio fra le forze in gioco. La partita del giorno era Boca-Estudiantes, terminata 2-1 per gli Xeneizes grazie alla rimonta firmata Riquelme, ancora a segno con una punizione magistrale e da Lucas Viatri, bomber molto discusso che a un minuto dalla fine ha trasformato con un pregevole tuffo di testa un cross preveniente dal fondo. Il vantaggio degli ospiti era stato di Lopez, nei primi minuti di gioco. Vince anche il River, imponendosi di misura in casa del Quilmes grazie al goal di Ferrari, a segno dopo un’azione da manuale condotta da Almeyda e Lamela che con una serie di passaggi di prima, hanno mandato in rete il peruviano (c’è però sospetto di offside).
Ci siamo anche noi – Le inseguitrici delle prime posizioni, hanno raccolto più di quanto previsto. Il Vélez addirittura si è aggiudicato lo scontro diretto con l’Olimpo (già appagato?) vincendo a Bahia Blanca per 2-1. Grosse responsabilità per la difesa casalinga che ha regalato in maniera grossolana il primo goal ad Alvarez, dopo nemmeno due minuti di gioco. Il pareggio di Rolle dal dischetto è stato illusorio, dato che in apertura di ripresa è arrivato il definitivo 2-1 di Papa che ha raccolto una palla vagante in area. Si è inserito nel gruppo di testa anche il Godoy Cruz, che già nell’Apertura stupì tutti da outsider, vittorioso per 3-1 contro l’Huracan grazie ad una doppietta di Navarro. L’Argentinos corsaro a Banfield, rimane l’unica squadra a non aver ancora perso una partita e spicca così il volo verso l’alta classifica. Le reti di Niell e Bogado, hanno tagliano le gambe a un Banfield volenteroso ma poco incisivo in fase offensiva.
Quotazioni in ribasso – Le deluse dell’8a giornata sono Racing e San Lorenzo. I biancazzurri di Avellaneda si sono fatti sorprendere a domicilio 2-1 dall’ottimo Tigre che ha sfruttato a dovere il momento di gloria del bomber Stracqualursi, ancora una volta decisivo per i suoi, alla quinta rete nel Clausura. Anche il San Lorenzo di Diaz ha dovuto arrendersi fra le mura amiche contro il Colon. Il doppio vantaggio di Acosta a fine primo tempo, è stato dimezzato solo nel recupero del secondo tempo da Carmona, ma il Cyclon deve recriminare per non aver sfruttato la superiorità numerica avuta a proprio favore per tutto il secondo tempo.
Bassifondi – Unica nota positiva del fondo classifica, è la vittoria dell’Independiente sul campo del Gimnasia LP per 2-1, con goal vittoria al 91’ del pezzo pregiato Pellerano, già nel mirino di molti club europei. Il pareggio fra Newell’s e Arsenal non accontenta nessuno. La squadra di Sensini fatica visiblmente ad uscire dalla crisi ma riesce se non altro a rimontare lo 0-2 iniziale (Leguizamon e Obolo) con Cobelli e Almiron in apertura di ripresa, fissando il punteggio sul 2-2. Inutile e scialbo anche il pari a reti inviolate fra All Boys e Lanus.
Classifica – Estudiantes e River 15; Godoy, Vélez e Argentinos 14; San Lorenzo, Olimpo e Colon 13; Racing e Banfield 12; Lanus e Tigre 11; Huracan, Independiete e Boca 10; Arsenal 9; Gimnasia 8; Newell’s ed All Boys 5; Quilmes 2.
tuttocalcio
lunedì 11 aprile 2011
giovedì 24 marzo 2011
I NUOVI TALENTI SUDAMERICANI........

MAXIMILIANO PEREYRA
Erik Lamela,è indubbiamente il gioiello più abbagliante della collezione dei Millonarios. Si parla tanto del ‘Coco’, del ‘Mellizo’ Funes Mori e dell’altro baby fantasista Manuel Lanzini, ma merita la giusta attenzione anche ‘El Tucu’ Roberto Maximiliano Pereyra, 19enne esterno sinistro di centrocampo.
Classe 1991, il numero 37 deve il suo soprannome alla città natale, San Miguel de Tucumán, ed è uno dei nuovi idoli della tifoseria riverplatense. Abilissimo palla al piede e dotato di ottima gamba, Pereyra è stato uno dei grandi protagonisti dell’ultimo SuperClàsico, facendo ammattire la retroguardia del Boca Juniors. ‘El Tucu’ sembra il più pronto tra i giovani talenti del River: è longilineo ma ha un fisico già stutturato (75 chilogrammi distribuiti su 175 centimetri), ha personalità, senso tattico, e un’esprienza di oltre trenta partite in prima squadra alle spalle, un curriculum senz’altro ragguardevole per un ragazzo di diciannove anni. Fa del dribbling e della corsa le sue armi migliori e il Benfica, in cerca dell’erede di Angel Di Maria, avrebbe posato gli occhi proprio su Pereyra, che per caratteristiche tecniche e fisiche ricorda molto l’ala del Real Madrid. Il Tucumano può giocare da ala pura o da centrocampista di sinistra nel rombo di centrocampo, ma è stato schierato anche sulla corsia opposta.
Cresciuto nel Club Cadetes De San Martin, squadra di Mar de Plata, Roberto fu portato proprio dai dirigenti del suo club, presieduto dall’ex juventino Juan Eduardo Ensaider, a sostenere un provino con il River nel 2008. Era un ‘volante’, un regista, ma ha trovato la sua posizione ideale a Buenos Aires come esterno sinistro. Nel 2009 il debutto in prima squadra e da quel momento la sua carriera è stata in costante ascesa.
ADRIAN LUNA
Adrian Luna, funambolica seconda punta in forza al Defensor Sporting campione del torneo d'Apertura d'Uruguay, cresciuto proprio nel ricco vivaio della "Violeta" dove ha iniziato a farsi vedere in prima squadra già nel 2009/2010 in cui ha totalizzato una decina scarsa di presenze.
Si tratta di un calciatore talentuoso, funambolico, rapido e dotato di un gran tiro, basti vedere la punizione dinamitarda con la quale è andato in rete nel difficile match dei suoi contro la Colombia, calciando da distanza siderale verso la porta dei cafeteros indovinando una traiettoria ben precisa sulla quale il portiere colombiano nulla ha potuto.
Ma il suo repertorio non si ferma qui, essendo un calciatore brevilineo è dotato di una tecnica importante, ancora un pò grezza, e di giocate interessanti, per certi versi è un simil-Miccoli.
BRYAN CARRASCO
Bryan ha mosso i primi passi nella scuola calcio del Real Madrid nella sua città natìa, La Florida, prima di passare all’Audax, società con il quale ha esordito nella massima serie cilena il 18 settembre del 2009, in occasione della sfida contro l’Huachipato. Bisogna dire che El Petiso, ‘Il Pony’, come è stato ribattezzato in Cile, non è ancora riuscito a conquistare una maglia da titolare nel suo club: sono solo 15 le presenze collezionate finora, con due gol all’attivo, ma quanto mostrato al Sudamericano Under 20 è bastato per convincere Barcellona e Real Madrid ad attivarsi per mettere le mani sul ragazzo. In Italia la squadra che sta seguendo con maggiore attenzione la crescita di Bryan è la solita Udinese, attentissima sul mercato cileno, ma non è da sottovalutare l’interesse del Parma. Il Real, che di fatto aveva già sotto la sua ala protettrice Carrasco, non vorrebbe lasciarsi sfuggire l’ala della Rojita, che ha però più volte sbandierato la sua grande ammirazione per Leo Messi. D’altro canto l’eco delle imprese dell’Udinese è arrivato anche in Cile, grazie anche alla presenza di Alexis Sanchez e Mauricio Isla nelle file della squadra bianconera e il Pony potrebbe vedere di buon occhio un passaggio in Friuli.
Nel Sudamericano Under 20 Bryan ha messo in mostra tutte le sue doti: velocità, imprevedibilità, grandissima resistenza e disponibilità al ripiegamento, caratteristiche che lo rendono più simile a Dani Alves che non a Maicon. Un esterno moderno, capace di interpretare le due fasi, anche se ha dimostrato di prediligere la fase offensiva. Debordante contro il Venezuela, match nel quale ha servito due assist, Carrasco è riuscito anche a segnare tre reti nella competizione, contro Brasile (con un tiro da posizione defilata che a molti ha ricordato la prodezza di Maicon al Mondiale contro la Corea del Nord), Argentina e Colombia. Ma El Petiso ha guadagnato suo malgrado i riflettori anche per un episodio che ha fatto il giro del mondo: le immagini hanno inchiodato Carrasco, autore di un ‘auto-aggressione’ nel match contro l’Ecuador. Il cileno, con la speranza di far espellere il suo avversario, prende la mano del giocatore ecuadoregno e si colpisce da solo in volto, simulando di aver ricevuto una manata. L’arbitro non ci è cascato e Bryan ha ammesso di non essersi affatto pentito dell’episodio: “E’ un trucchetto che si impara per strada. Son cresciuto giocando a calcio in posti dove vale tutto”. Giovane ma già smaliziato…
RODRIGO ALBORNO
E' stato uno dei giocatori più giovani a giocare la Copa Libertadores ed è considerato, insieme al mezzo argentino Iturbe, uno dei prossimi craque del calcio paraguagio, paese in costante ascesa a livello internazionale e che presto potrebbe mettere in campo una nazionale ancora più forte di quella che ha messo in difficoltà ai recenti mondiali i campioni d'Europa e del Mondo della Spagna.
CARRIERA:
Cresce in una famiglia dedita allo sport con il padre Nuotatore e diversi cugini impegnati a giocare a calcio a diversi livelli, senza contare il cognato calciatore professionista proprio al Libertad.
I primi passi li muove nelle giovanili della squadra Atlantide per passare a 14 anni alle categorie giovanili del Libertad di Asuncion, una delle principali squadre del Paraguay. Ai dirigenti dei Gumarelo le qualità del ragazzo convincono in fretta e la sua ascesa comincia presto tanto da raggiungere la Prima squadra a soli 16 anni venendo impiegato spesso da titolare nella Temporada 2010 del campionato paraguagio ed anche nella piu prestigiosa Copa Libertadores. In campionato riesce a segnare anche due goal, contro il Sol de America e contro lo Sportivo Trinidense.
NAZIONALE:
Raccoglie convocazioni a tutti i livelli delle giovanili del Paraguay senza tuttavia giocare altro che tornei amichevoli, non riuscendo quindi ad imporsi per i prestigiosi Sub-17 o Sub-20 continentali o Mondiali, sebbene il più recente Sudamericano Sub-20 lo abbia visto assente esclusivamente a causa di un infortunio di tipo muscolare.
CARATTERISTICHE:
Centrocampista estroso, mancino, agisce come esterno di centrocampo spingendosi in attacco all'occorrenza come esterno sinistro dei 3 davanti, oppure stringendo il suo raggio d'azione nei 3 di centrocampo come interno sinistro, soluzione poco cercata ma in cui è stato efficace unendo prestanza fisica e capacità di interdizione alla tipica combattività paraguagia. Nelle selezioni inferiori del Paraguay è stato provato anche come terzino sinistro, ma la sua abilità offensiva ne risente troppo.
Il suo mancino è un arma micidiale sul tiro da media distanza, riuscendo ad essere potente e preciso.
FAIR PLAY FINANZIARIO....GERMANIA BATTE ITALIA 3 A 0

Nel fair play dei bilanci del calcio Germania batte Italia 3 a 0
Quelli che il calcio... sono abituati, sul campo, a viverlo con sofferenza. Almeno negli ultimi tempi. Pensate ai panzer tedeschi: dalla semifinale mondiale tra le nostre nazionali, a Dortmund nel 2006, fino all'ultimo scontro in Champions tra Bayern e Inter. Prima l'interno "a giro" di Grosso, poi il piatto in corsa di Pandev. Due tiri un'identica conclusione: sempre sconfitti. Un risultato che, però, non si replica se la partita è giocata sui freddi libri di bilancio. Lì, da un po' di tempo, la Germania ha accelerato sulla fascia, lasciandosi dietro non solo l'Italia ma anche i campioni spagnoli. E affiancando gli stessi maestri inglesi. La conferma arriva dall'analisi di PwC: con minori debiti finanziari, a soli 100 milioni di euro, e un fatturato in crescita, a 1,5 miliardi, la Bundesliga è uscita bene dalla crisi; pronta ad affrontare il Financial fair play voluto dall'Uefa di Michel Platini. Un successo costruito su un mix di fattori. Primo: gli stadi di proprietà, realizzati per il mondiale, permettono ricavi stabili e diversificati, slegati dal singolo match. Secondo: la cura dei settori giovanili per costruirsi il campione in "casa" e ridurre i costi fissi. Terzo: le capacità manageriali nello sfruttare business come, per esempio, il merchandising. E la nostra Serie A? Per ora perde 3 a 0.
«Siam venuti fin qua/ siam venuti fin qua/ per vedere segnare Kakà». La canzoncina, fino a qualche tempo fa, era un must per i tifosi milanisti. Una musichetta che non è un semplice omaggio al campione, bensì rappresenta una visione un po' romantica del calcio. Un mondo pallonaro dove l'atleta, spesso star super-pagata, è al centro del palcoscenico, pronto a recitare l'assolo per gli spettatori e il proprietario paperone, innamorati del giocattolo. Il tutto senza troppa attenzione al freddo aspetto economico: il pareggio di bilancio? Sì, ma vuoi mettere lo scatto di Ronaldo!
Le cose, però, cambiano. Da un lato la recente crisi; dall'altro il break-even tra costi e ricavi, imposto dal Financial fair play quale condizione per l'ingresso nell'agone dell'Uefa, hanno indotto molte squadre a maggiore parsimonia. A scommettere con più convinzione sulla gestione manageriale della propria attività. Una partita del business, insomma. Che induce la domanda: quale club la gioca al meglio?
La risposta prova a darla PricewaterhouseCoop ers (PwC), che ha analizzato diversi indicatori finanziari delle principali leghe europee. Ebbene, spulciando tra numeri e tabelle, salta fuori che la Germania vince poco sul campo, ma è ben posizionata sul fronte economico. Le 18 squadre della Bundesliga, nella stagione 2009/2010, hanno aumentato del 15% il fatturato complessivo (1,5 miliardi di euro), mantenendo su valori contenuti il debito: la posizione finanziaria netta (Pfn) è stata negativa per 100 milioni, con un'incidenza sul fatturato del 6%.
Il numero è ben più basso rispetto a quello della Premier league inglese: Manchester United & soci hanno un rosso netto complessivo di 3,8 miliardi (3,9 del 2008/2009). A fronte dei maggiori debiti, però, i club inglesi possono vantare il giro d'affari più alto del Vecchio continente: 2,5 miliardi di euro.
Dall'Inghilterra alla Spagna. I campioni del mondo, seppure molti club di seconda fascia della Liga ballino spesso sull'orlo del fallimento, hanno un indebitamento più contenuto (1 miliardo) che vale il 67% del giro d'affari (1,5 miliardi). Alla fine i più virtuosi, ma solo a livello numerico, sembrano essere i francesi: il rapporto Pfn e fatturato è addirittura positivo (19%). Tuttavia, i ricavi non crescono e il movimento, su cui incidono pochi grandi club, è ancora piccolo.
E il pallone italiano? I club della serie A, nel 2009/2010, hanno generato un fatturato di 1,5 miliardi, in discesa rispetto all'annata precedente (1,6 miliardi). Il calo, però, è stato replicato anche sul fronte dell'indebitamento finanzario netto, passato da 600 a 500 milioni (33%). Numeri che indicano un sistema "affaticato".
«I dati aggregati - sottolinea Emanuele Grasso, partner di PwC - ovviamente vanno interpretati: ciascun campionato ha le sue peculiarità e le società hanno una loro storia individuale».
Ciò detto, è indubitabile che la Germania ha imboccato la strada maestra e sta avvicinando (forse superando) il modello inglese. «È possibile. In primis, hanno buone strutture. Grazie ai campionati del mondo nel 2006, molte società possiedono stadi di proprietà in grado di "vivere" tutta la settimana, e non solamente durante il match». Bar, ristoranti, palestre, concerti: «una fonte di ricavi diversificata e stabile». Ma non è solo l'impianto. «Sono più abili nella gestione del business: sfruttano al meglio il merchandising» e non sono schiavi dei diritti televisivi. I quali restano sì importanti, ma non essenziali: per il Bayern, per esempio, costituiscono solo il 26% del fatturato. Una percentuale al di sotto delle altre big europee: dal Real Madrid (36%) al Chelsea (41%). Per non parlare delle italiane: secondo Deloitte, per il Milan il broadcasting rappresenta il 60% dei ricavi, per la Juventus il 65% e per l'Inter il 62 per cento. Numeri, questi ultimi, che indicano come il calcio italiano sia troppo sbilanciato sui diritti Tv, peraltro non così richiesti all'estero, vista la non eccelsa qualità del gioco.
«È un modello, anche culturale, da cambiare - afferma Dino Ruta, direttore Sport business academy, Sda Bocconi -. Dev'essere valorizzato di più l'asset della tifoseria, intesa come persone che guardano uno spettacolo. Che seguono la propria squadra, per esempio, incontrandola agli allenamenti».
E qui, ovviamente, i club intonano il noto refrain: bisogna costruire nuovi impianti di proprietà. Certo, quello degli stadi è un tema essenziale. Tuttavia in attesa del mattone, che peraltro non va trasformato nella solita speculazione all'italiana, altri passi potrebbero compiersi.
In Germania, un po' sul modello del Barcellona, «puntano a costruirsi i propri talenti in casa - ricorda Grasso -. Un modo per abbattere i costi fissi legati ai cartellini e alle buste paga dei calciatori». Non a caso, Deloitte indica il rapporto stipendi/ricavi della Bundesliga (51%) come «il più in salute» mentre quello della serie A, pari al 73%, è il peggiore.
mercoledì 23 marzo 2011
6° GIORNATA CLAUSURA PRIMERA DIVISION ARGENTINA........
Il torneo locale offriva questa settimana due sfide appassionanti: quella fra il Racing capolista e l’Estudiantes campione in carica e il clasico bonaerense fra due squadre di tradizione e in netta ripresa, Velez e San Lorenzo. Quest’ultimo però è stato sospeso dopo che a Liniers si sono verificati per l’ennesima volta degli incidenti fra polizia e tifosi, scontri gravi al punto che un sostenitore della squadra ospite è morto, ormai è appurato, per mano degli agenti della Federal. Senza falsa retorica, è questa la notizia principale per questa settimana.
In quanto al calcio giocato, dal turno di Libertadores erano arrivati ancora una volta segnali in controtendenza rispetto al campionato. L’Argentinos, per giunta in casa, aveva perso contro il Nacional la prima partita in assoluto del semestre. L’Estudiantes, invece, dopo aver collezionato due sconfitte nelle ultime tre uscite del Clausura aveva infilato il terzo successo consecutivo in Coppa, portandosi a un solo punto dal capolista Cruzeiro rispetto a cui continua a fare la differenza la scoppola dell’esordio.
Sabato, quindi, si sono disputati quattro incontri. Spicca il primo punto sommato dal Quilmes, forse non a caso conquistato contro un Independiente sempre più alterno e inaffidabile: i suoi portavoce si erano detti concentrati sulla Coppa per mascherare i guai in campionato, ma il risultato è che dopo gli ultimi tracolli internazionali e con una sola vittoria nel Clausura il Rojo è messo davvero male su entrambi i fronti. Un’altra squadra in affanno è il Lanus, questa volta battuto dal Godoy Cruz e che ormai non vince da tre turni. Ancora più in difficoltà è però l’All Boys, sul quale ha passeggiato il Colon con un gol, fra l’altro, di Federico Higuain, fratello del più famoso Gonzalo. A chiudere la giornata proprio la ex squadra della punta del Real Madrid, il River Plate riguardo il quale in settimana si era polemicamente espresso l’attuale tecnico del Gimnasia, Cappa, ricordando come sei mesi fa con lui in panchina la Banda avesse due punti più di oggi e affermando di non capire quindi perché dello stesso gruppo di cui oggi si tessono le lodi ai tempi si fosse detto male – e male si dicesse innanzitutto di lui. Fatto sta che proprio nel peccato più comunemente commesso da quel River, il pareggio, è incappato anche questa volta quello guidato da JJ Lopez. In casa dell’Arsenal è stato 1-1, col rientro di Carrizo e Lamela che ha dato spettacolo ma proprio nel finale si è divorato il gol del successo. In considerazione del fatto che i locali non perdevano sul proprio campo dallo scorso ottobre e che addirittura avevano sempre vinto nelle precedenti quattro occasioni, questo risultato resta comunque lodevole. E anche prezioso, visto che a dispetto dell’insoddisfazione dell’allenatore è valsa la permanenza fuori dalla zona rossa in una giornata in cui il Descenso ha subito uno scossone e proprio l’All Boys, per esempio, adesso si ritrova invischiato in zona spareggi.
Domenica, poi, doveva essere la volta dei grandi duelli ma come anticipato Velez-San Lorenzo non si è conclusa, intenzionalmente interrotta dagli ultrà del Cuervo in conseguenza del fatale incidente del prepartita. Ha invece giocato regolarmente l’Argentinos, che avendo facilmente la meglio del Newell’s si è ripreso dallo sbandamento di Coppa. E così mentre il Bicho, ancora imbattuto, scala posizioni su posizioni, la Lepra al contrario con la peggior difesa del torneo resta impantanata in fondo alla classifica. In serata, al Cilindro di Avellaneda l’Estudiantes ha fatto il colpaccio e approfittando anche di un gol ingiustamente annullato allo scatenato attaccante colombiano Teofilo Gutierrez è riuscita a far suo in extremis lo scontro al vertice con l’Academia, raggiunta in vetta. Colpisce che il Racing abbia perso ancora in casa, esattamente com’era capitato il mese scorso contro il Boca. A propostito di Boca e di quel successo, gli Xeneizes non hanno poi più vinto e contro l’Olimpo, a completamento del programma domenicale, hanno addirittura perso. Ancora. Si tratta infatti della quarta sconfitta stagionale su 6 incontri, la terza consecutiva e la seconda alla Bombonera. A nulla è valso il rientro di Riquelme e adesso, contestatissimo dai tifosi e falcidiato anche dagli infortuni con Rivero ed Erviti ko, il Boca inaspettatamente quanto incomprensibilmente affianca il Newell’s a soli tre punti dal fanalino di coda Quilmes. L’Olimpo, invece, in attesa del risultato del San Lorenzo – che affronterà sabato – nel recupero con il Velez, non solo si leva in un colpo solo dalla zona retrocessione ma addirittura balza al primo posto solitario: per onestà giornalistica, questo fatto dovrebbe avere tanto rilievo quanto il naufragio boquense.
Il lunedì, per concludere, è stato significativo soprattutto in chiave salvezza. Svanito nel finale il sogno del Banfield di affiancare l’Olimpo, colpa o merito a seconda dei punti di vista del pareggio del gol di Campora dell’Huracan, proprio quest’ultimo ha mosso la classifica al pari del Gimnasia. Il Lobo, però, ha saputo addirittura vincere: 2-1 sul Tigre grazie alla doppietta di Neira, balzato in testa a un’altra classifica, quella dei marcatori.
RISULTATI: Quilmes-Independiente 1-1, Godoy Cruz-Lanus 2-0, All Boys-Colon 0-2, Arsenal-River Plate 1-1, Newell’s-Argentinos 0-2, Velez-San Lorenzo SOSP., Racing-Estudiantes 0-1, Boca Juniors-Olimpo 0-2, Gimnasia LP-Tigre 2-1, Banfield-Huracan 2-2.
CLASSIFICA: Olimpo 13; Estudiantes e Racing 12; Banfield 11; Argentinos, Colon, Godoy Cruz e San Lorenzo* 10; River Plate 9; Arsenal, Gimnasia LP e Velez* 8; Huracan, Lanus e Tigre 7; Independiente 6; All Boys, Boca Juniors e Newell’s 4; Quilmes 1. (*una partita in meno).
DESCENSO: (ultime posizioni): 16) River Plate 1.227, 17) All Boys 1.200, 18) Huracan 1.170, 19) Gimnasia LP 1.120, 20) Quilmes 0.800.
CLASSIFICA MARCATORI (prime posizioni): T. Gutierrez (Racing), E. Maggiolo (Olimpo), E. Fuertes (Colon) e J. Neira (Gimnasia LP) 5; D. Valeri 4; D. Stracqualursi (Tigre), J. Menseguez (San Lorenzo), J. Campora (Huracan) e J. Achucarro (Banfield) 3.
DI LUIGI CONTENTE
In quanto al calcio giocato, dal turno di Libertadores erano arrivati ancora una volta segnali in controtendenza rispetto al campionato. L’Argentinos, per giunta in casa, aveva perso contro il Nacional la prima partita in assoluto del semestre. L’Estudiantes, invece, dopo aver collezionato due sconfitte nelle ultime tre uscite del Clausura aveva infilato il terzo successo consecutivo in Coppa, portandosi a un solo punto dal capolista Cruzeiro rispetto a cui continua a fare la differenza la scoppola dell’esordio.
Sabato, quindi, si sono disputati quattro incontri. Spicca il primo punto sommato dal Quilmes, forse non a caso conquistato contro un Independiente sempre più alterno e inaffidabile: i suoi portavoce si erano detti concentrati sulla Coppa per mascherare i guai in campionato, ma il risultato è che dopo gli ultimi tracolli internazionali e con una sola vittoria nel Clausura il Rojo è messo davvero male su entrambi i fronti. Un’altra squadra in affanno è il Lanus, questa volta battuto dal Godoy Cruz e che ormai non vince da tre turni. Ancora più in difficoltà è però l’All Boys, sul quale ha passeggiato il Colon con un gol, fra l’altro, di Federico Higuain, fratello del più famoso Gonzalo. A chiudere la giornata proprio la ex squadra della punta del Real Madrid, il River Plate riguardo il quale in settimana si era polemicamente espresso l’attuale tecnico del Gimnasia, Cappa, ricordando come sei mesi fa con lui in panchina la Banda avesse due punti più di oggi e affermando di non capire quindi perché dello stesso gruppo di cui oggi si tessono le lodi ai tempi si fosse detto male – e male si dicesse innanzitutto di lui. Fatto sta che proprio nel peccato più comunemente commesso da quel River, il pareggio, è incappato anche questa volta quello guidato da JJ Lopez. In casa dell’Arsenal è stato 1-1, col rientro di Carrizo e Lamela che ha dato spettacolo ma proprio nel finale si è divorato il gol del successo. In considerazione del fatto che i locali non perdevano sul proprio campo dallo scorso ottobre e che addirittura avevano sempre vinto nelle precedenti quattro occasioni, questo risultato resta comunque lodevole. E anche prezioso, visto che a dispetto dell’insoddisfazione dell’allenatore è valsa la permanenza fuori dalla zona rossa in una giornata in cui il Descenso ha subito uno scossone e proprio l’All Boys, per esempio, adesso si ritrova invischiato in zona spareggi.
Domenica, poi, doveva essere la volta dei grandi duelli ma come anticipato Velez-San Lorenzo non si è conclusa, intenzionalmente interrotta dagli ultrà del Cuervo in conseguenza del fatale incidente del prepartita. Ha invece giocato regolarmente l’Argentinos, che avendo facilmente la meglio del Newell’s si è ripreso dallo sbandamento di Coppa. E così mentre il Bicho, ancora imbattuto, scala posizioni su posizioni, la Lepra al contrario con la peggior difesa del torneo resta impantanata in fondo alla classifica. In serata, al Cilindro di Avellaneda l’Estudiantes ha fatto il colpaccio e approfittando anche di un gol ingiustamente annullato allo scatenato attaccante colombiano Teofilo Gutierrez è riuscita a far suo in extremis lo scontro al vertice con l’Academia, raggiunta in vetta. Colpisce che il Racing abbia perso ancora in casa, esattamente com’era capitato il mese scorso contro il Boca. A propostito di Boca e di quel successo, gli Xeneizes non hanno poi più vinto e contro l’Olimpo, a completamento del programma domenicale, hanno addirittura perso. Ancora. Si tratta infatti della quarta sconfitta stagionale su 6 incontri, la terza consecutiva e la seconda alla Bombonera. A nulla è valso il rientro di Riquelme e adesso, contestatissimo dai tifosi e falcidiato anche dagli infortuni con Rivero ed Erviti ko, il Boca inaspettatamente quanto incomprensibilmente affianca il Newell’s a soli tre punti dal fanalino di coda Quilmes. L’Olimpo, invece, in attesa del risultato del San Lorenzo – che affronterà sabato – nel recupero con il Velez, non solo si leva in un colpo solo dalla zona retrocessione ma addirittura balza al primo posto solitario: per onestà giornalistica, questo fatto dovrebbe avere tanto rilievo quanto il naufragio boquense.
Il lunedì, per concludere, è stato significativo soprattutto in chiave salvezza. Svanito nel finale il sogno del Banfield di affiancare l’Olimpo, colpa o merito a seconda dei punti di vista del pareggio del gol di Campora dell’Huracan, proprio quest’ultimo ha mosso la classifica al pari del Gimnasia. Il Lobo, però, ha saputo addirittura vincere: 2-1 sul Tigre grazie alla doppietta di Neira, balzato in testa a un’altra classifica, quella dei marcatori.
RISULTATI: Quilmes-Independiente 1-1, Godoy Cruz-Lanus 2-0, All Boys-Colon 0-2, Arsenal-River Plate 1-1, Newell’s-Argentinos 0-2, Velez-San Lorenzo SOSP., Racing-Estudiantes 0-1, Boca Juniors-Olimpo 0-2, Gimnasia LP-Tigre 2-1, Banfield-Huracan 2-2.
CLASSIFICA: Olimpo 13; Estudiantes e Racing 12; Banfield 11; Argentinos, Colon, Godoy Cruz e San Lorenzo* 10; River Plate 9; Arsenal, Gimnasia LP e Velez* 8; Huracan, Lanus e Tigre 7; Independiente 6; All Boys, Boca Juniors e Newell’s 4; Quilmes 1. (*una partita in meno).
DESCENSO: (ultime posizioni): 16) River Plate 1.227, 17) All Boys 1.200, 18) Huracan 1.170, 19) Gimnasia LP 1.120, 20) Quilmes 0.800.
CLASSIFICA MARCATORI (prime posizioni): T. Gutierrez (Racing), E. Maggiolo (Olimpo), E. Fuertes (Colon) e J. Neira (Gimnasia LP) 5; D. Valeri 4; D. Stracqualursi (Tigre), J. Menseguez (San Lorenzo), J. Campora (Huracan) e J. Achucarro (Banfield) 3.
DI LUIGI CONTENTE
5 GIORNATA PRIMERA DIVISION CLAUSURA ARGENTINO 2011
Il quinto turno si è aperto venerdì col ritorno alla vittoria dell’Olimpo, trascinato dal suo ispiratissimo attaccante Maggiolo. E’ un risultato, questo, che oltre a rilanciare i gialloneri in campionato e dargli fiducia in chiave salvezza rischia di far risucchiare l’All Boys in zona retrocessione. Allo scadere, poi, si è deciso Tigre-Banfield, col Taladro che in virtù del terzo successo consecutivo ha affiancato nelle zone alte della classifica proprio l’Olimpo. Pur essendo reduci da un sostanziale smantellamento, sovvertendo ogni pronostico i biancoverdi potrebbero azzeccare l’ennesima stagione d’oro e sognano uno storico bis dopo la corona conquistata poco più di un anno fa.
Sabato tutti gli occhi erano puntati sul Nuevo Gasometro, ove si sarebbe disputato il clasico fra San Lorenzo e Boca. Si tratta di uno dei confronti tradizionalmente più aspri d’Argentina, infiammato questa volta dalla presenza di Erviti che a dicembre ha scelto il Boca piuttosto che tornare al Ciclon, in cui è cresciuto. L’hanno spuntata i rossoblù che, in virtù del gol di Aureliano Torres, hanno raggiunto in classifica Olimpo e Banfield relegando contemporaneamente gli Xeneizes addirittura al penultimo posto. Niente male per Ramon Diaz: fino a un mese fa era a rischio licenziamento ma poi ha saputo guidare i suoi a tre vittorie nelle ultime quattro partite. Male, anzi malissimo, sta invece andando a Falcioni, con cui il Boca ha già perso tre volte e, delle cinque partite finora giocate, ne ha vinta appena una. Negli altri due incontri della giornata, successo anche questo di misura dell’Argentinos sull’Arsenal – col Bicho che allunga la propria imbattibilità stagionale a otto partite incluse quelle di Libertadores – e pareggio senza reti fra Lanus e Gimnasia, anche se gli ospiti si sono lamentati per un rigore non concesso che a giugno potrebbe pesare non poco sulla loro permanenza o meno nella massima Serie.
La domenica, come la Coppa, è stata nel segno del due. E delle sorprese, nonostante la discesa in campo delle squadre ritenute più solide. Ha iniziato l’Estudiantes, che archiviato un febbraio di grande appannamento sembrava essere tornato in careggiata ma invece è caduto, oltretutto in casa. E’ capitolato di fronte all’imprevedibile Godoy Cruz, capace di entusiasmanti exploit ma che in campionato non vinceva comunque dalla prima giornata, quando un’altra piccola grande impresa aveva compiuto violando la Bombonera. A seguire, il River ha perso in una volta sola tutte le imbattibilità: quella della porta di Chichizola, protagonista della papera che ha spianato la strada agli ospiti, e quella generica in campionato dopo che i primi quattro risultati erano stati tutti positivi. I grossissimi problemi realizzativi della Banda sono stati evidenziati dall’opportunismo del ‘Tanque’ Silva, appena alla sua terza stagionale in assoluto, autore della doppietta che rilancia un Velez in netta ripresa: il Fortìn può infatti vantarsi di aver battuto Boca e River uno in fila all’altro e si candida per l’ennesima volta al titolo. Contemporaneamente, proprio uno dei tecnici che si erano laureati campioni col Velez, vale a dire Miguel Angel Russo, guidava il Racing delle meraviglie all’ennesima vittoria. A trascinare l’Academia i suoi idoli del momento: Luguercio, Hauche e Teofilo Gutierrez, il giovane e scatenato colombiano che deve far dimenticare l’assenza dello sfortunato connazionale Giovanni Moreno.
Spronata dal primato solitario dei rivali di sempre, lunedì è scesa in campo l’altra metà di Avellaneda, quella in difficoltà, in una delle due partite che avrebbero contribuito a dar forma alle zone basse del Descenso. L’Independiente è riuscito a interrompere una terribile serie di partite senza vittorie – che era giunta a 13 – sommergendo sotto quattro gol un Newell’s sempre più altalenante, indecifrabile. Grazie a questo successo, parimenti all’Huracan che si è invece sbarazzato come prevedibile del Quilmes, il Rojo ha fatto di nuovo recuperato nella graduatoria del Descenso. Morale: la zona retrocessione e quella rossa appena sopra di essa sembrano sempre sul punto di poter essere rivoluzionate ma in fondo vedono protagoniste le stesse squadre da lungo tempo, senza che nessuna di queste abbia ancora cambiato passo.
RISULTATI: Olimpo-All Boys 1-0, Tigre-Banfield 1-2, Lanus-Gimnasia LP 0-0, San Lorenzo-Boca Juniors 1-0, Argentinos-Arsenal 1-0, Estudiantes-Godoy Cruz 0-1, Colon-Racing 0-4, River Plate-Velez 1-2, Huracan-Quilmes 2-1, Independiente-Newells 4-0.
CLASSIFICA: Racing 12; Banfield, Olimpo e San Lorenzo 10; Estudiantes 9; River Plate e Velez 8; Argentinos, Arsenal, Colon, Godoy Cruz, Lanus e Tigre 7; Huracan 6; Gimnasia LP e Independiente 5; All Boys, Boca Juniors e Newell’s 4; Quilmes 0.
DI LUIGI CONTENTE
Sabato tutti gli occhi erano puntati sul Nuevo Gasometro, ove si sarebbe disputato il clasico fra San Lorenzo e Boca. Si tratta di uno dei confronti tradizionalmente più aspri d’Argentina, infiammato questa volta dalla presenza di Erviti che a dicembre ha scelto il Boca piuttosto che tornare al Ciclon, in cui è cresciuto. L’hanno spuntata i rossoblù che, in virtù del gol di Aureliano Torres, hanno raggiunto in classifica Olimpo e Banfield relegando contemporaneamente gli Xeneizes addirittura al penultimo posto. Niente male per Ramon Diaz: fino a un mese fa era a rischio licenziamento ma poi ha saputo guidare i suoi a tre vittorie nelle ultime quattro partite. Male, anzi malissimo, sta invece andando a Falcioni, con cui il Boca ha già perso tre volte e, delle cinque partite finora giocate, ne ha vinta appena una. Negli altri due incontri della giornata, successo anche questo di misura dell’Argentinos sull’Arsenal – col Bicho che allunga la propria imbattibilità stagionale a otto partite incluse quelle di Libertadores – e pareggio senza reti fra Lanus e Gimnasia, anche se gli ospiti si sono lamentati per un rigore non concesso che a giugno potrebbe pesare non poco sulla loro permanenza o meno nella massima Serie.
La domenica, come la Coppa, è stata nel segno del due. E delle sorprese, nonostante la discesa in campo delle squadre ritenute più solide. Ha iniziato l’Estudiantes, che archiviato un febbraio di grande appannamento sembrava essere tornato in careggiata ma invece è caduto, oltretutto in casa. E’ capitolato di fronte all’imprevedibile Godoy Cruz, capace di entusiasmanti exploit ma che in campionato non vinceva comunque dalla prima giornata, quando un’altra piccola grande impresa aveva compiuto violando la Bombonera. A seguire, il River ha perso in una volta sola tutte le imbattibilità: quella della porta di Chichizola, protagonista della papera che ha spianato la strada agli ospiti, e quella generica in campionato dopo che i primi quattro risultati erano stati tutti positivi. I grossissimi problemi realizzativi della Banda sono stati evidenziati dall’opportunismo del ‘Tanque’ Silva, appena alla sua terza stagionale in assoluto, autore della doppietta che rilancia un Velez in netta ripresa: il Fortìn può infatti vantarsi di aver battuto Boca e River uno in fila all’altro e si candida per l’ennesima volta al titolo. Contemporaneamente, proprio uno dei tecnici che si erano laureati campioni col Velez, vale a dire Miguel Angel Russo, guidava il Racing delle meraviglie all’ennesima vittoria. A trascinare l’Academia i suoi idoli del momento: Luguercio, Hauche e Teofilo Gutierrez, il giovane e scatenato colombiano che deve far dimenticare l’assenza dello sfortunato connazionale Giovanni Moreno.
Spronata dal primato solitario dei rivali di sempre, lunedì è scesa in campo l’altra metà di Avellaneda, quella in difficoltà, in una delle due partite che avrebbero contribuito a dar forma alle zone basse del Descenso. L’Independiente è riuscito a interrompere una terribile serie di partite senza vittorie – che era giunta a 13 – sommergendo sotto quattro gol un Newell’s sempre più altalenante, indecifrabile. Grazie a questo successo, parimenti all’Huracan che si è invece sbarazzato come prevedibile del Quilmes, il Rojo ha fatto di nuovo recuperato nella graduatoria del Descenso. Morale: la zona retrocessione e quella rossa appena sopra di essa sembrano sempre sul punto di poter essere rivoluzionate ma in fondo vedono protagoniste le stesse squadre da lungo tempo, senza che nessuna di queste abbia ancora cambiato passo.
RISULTATI: Olimpo-All Boys 1-0, Tigre-Banfield 1-2, Lanus-Gimnasia LP 0-0, San Lorenzo-Boca Juniors 1-0, Argentinos-Arsenal 1-0, Estudiantes-Godoy Cruz 0-1, Colon-Racing 0-4, River Plate-Velez 1-2, Huracan-Quilmes 2-1, Independiente-Newells 4-0.
CLASSIFICA: Racing 12; Banfield, Olimpo e San Lorenzo 10; Estudiantes 9; River Plate e Velez 8; Argentinos, Arsenal, Colon, Godoy Cruz, Lanus e Tigre 7; Huracan 6; Gimnasia LP e Independiente 5; All Boys, Boca Juniors e Newell’s 4; Quilmes 0.
DI LUIGI CONTENTE
giovedì 3 marzo 2011
RONALDINHO REGALA LA COPPA AL FLAMENGO

Un gol, anzi un super gol di Ronaldinho regala al Flamengo la coppa Guanabara, trofeo dello stato di Rio de Janeiro. La squadra rubionegra ha vinto 1-0 la finalissima contro il Boavista.
Per Ronaldinho, tornato in Brasile dopo l’inizio di stagione non esaltante nel Milan di Allegri, è già al terzo gol con la nuova maglia del Flamengo. Tra l’altro proprio contro il Boavista in un turno precedente Dinho aveva realizzato la sua prima rete, su calcio di rigore.
JAKOBSEN IL NUOVO RONALDINHO

Nome: Alexander
Cognome: Jakobsen
Data di nascita: 14 maggio 1994
Altezza: 175 cm
Peso: 63 Kg
Ruolo: Centrocampista/Trequartista
Club: Lyngby BK (Danimarca)
Alexander Jakobsen - Era il 2008 quando su Youtube spopolava il video di un ragazzino quattordicenne dai tratti somatici simili a Ronaldo De Assis Moreira, conosciuto meglio col nome di Ronaldinho. Nel filmato in questione, questo giovane adolescente si esibiva in giocate palla al piede e numeri da joga bonito, da solo, su un campo dal calcio. In molti si chiederanno come faccia un danese ad assomigliare all'ex fuoriclasse del Barça. Semplicemente perché il ragazzo è nato a Copenaghen da padre egiziano e madre danese.
CARRIERA - A distanza di tre anni Alexander Jakobsen gioca e si diverte, dal 2010, con la casacca del Lyngby BK (società nella quale è cresciuto Sorensen della Juventus). Andando a ritroso, il giovane danese inizia a far parlare di sé, in vere e proprie partite e non più nei video, vestendo la maglia dell’Under 15 dell’FC Copenaghen nella stagione 2008-’09 dove realizza 27 gol e 41 assist in 37 partite, non male per un centrocampista. La stagione successiva non riesce a migliorare il suo score precedente avendo giocato solamente 27 partite condite da 15 gol e 27 assist. Proprio al termine della stagione 2009-’10 passa al Lyngby BK dove, nonostante faccia parte dell’Under 17, conta anche una presenza con l’Under 19 della compagine scandinava. In undici partite del campionato targato 2010-’11 ha siglato 4 reti e servito ai propri compagni 17 assist.
CARATTERISTICHE TECNICHE – Dopo aver letto il paragrafo precedente, qualsiasi lettore ha percepito chiaramente la propensione di Alexander nel vestire i panni dell’assist-man, anche se, da giovane talentuoso qual è non disdegna nemmeno gonfiare la rete con traiettorie d’autore. Jakobsen, destro naturale (ma ottimo anche col piede debole) e dal fisico asciutto e longilineo, è un numero dieci e come tutti i giocatori che indossano questo numero ama dar sfogo alla sua creatività calcistica: dribbling ubriacanti, sombrero, tunnel di tacco o normali, per lui non fa alcuna differenza. Nelle sue vene non scorre il sangue verde-oro ma il suo modo di giocare ricorda molto il futbol bailado, unito comunque ad una notevole concretezza.
PAROLE D’ELOGIO – Barcellona e Liverpool, almeno secondo alcune indiscrezioni, erano sulle tracce di Jakobsen, senza mai però esercitare un “attacco” concreto nei confronti del ragazzo. Voci di mercato a parte, ad arricchire la nomea del centrocampista del Lyngby ci hanno pensato due ex del calcio danese: Brian Laudrup e Flemming Nielsen. Il primo, ex Fiorentina e Milan, ha dato il suo parere senza troppi giri di parole: “Alex è un grande talento. L’ho visto giocare in diverse occasioni e sicuramente diventerà un campione”. Dello stesso avviso Nielsen (ha militato nell’Atalanta negli anni ’60): “Trequartista nato e con un grande talento. Conoscendo sia lui che la sua famiglia, non posso far altro che augurargli il meglio”. Pareri tecnici di due grandi del passato che hanno, fatalità, giocato entrambi in Italia. Come si suol dire, “non c’è due senza tre” e magari un domani potremo ammirare il giovane Alex proprio sui campi di calcio italiani.
CAMPIONATO ARGENTINO 3 GIORNATA
Ecco la nuova rubrica, che da oggi in poi ci accompagnare per tutta la durata del clausura argentino.
Colón 1 - 3 Gimnasia La Plata
Olimpo 3 - 3 Godoy Cruz
Lanús 2 - 1 Quilmes
San Lorenzo 1 - 2 Racing Club
Boca Juniors 0 - 0 All Boys
Estudiantes 0 - 1 Banfield
Argentinos Juniors 1 - 1 Velez Sarsfield
Independiente 0 - 1 River Plate
Huracán 1 - 1 Arsenal T
Tigre 1 - 0 Newell's Old Boys
Partiamo da Santa Fè dove i padroni di casa del Colon vengono sconfitti da un ottimo Gimnasia con protagonista il giovane attaccante centrale dei Platensi Neira autore di una doppietta. Pareggio pirotecnico allo stadio Carminatti, dove l'Olimpo in vantaggio di due reti si fa addirittura sorpassare dal Godoy Cruz, però nel recupero l'Olimpo agguanta il pareggio con un'azione irregolare per un fuorigioco parso molto netto. Il Lanus in casa non sbaglia contro il Quilmes una doppietta di Diego Valeri su assist di Camoranesi permettono al Granate di salire al terzo posto. Colpaccio del Racing de Avellaneda al Nuevo Gasometro sconfitti i padroni di casa del San Lorenzo con due gol del colombiano Gutierrez. Ancora non riesce ad ingranare il Boca Juniors di Falcioni che viene fermato sul pareggio da un buon All Boys. Finisce con un pareggio l'attesa sfida tra Argentinos e Velez ospiti in vantaggio con Ramirez ,padroni di casa che trovano il pareggio nel secondo tempo con Niell. Il River Plate sbanca il Libertadores de America con un gol di Mariano Pavone nel finale e si candida al titolo di clausura. Botta e risposta in 10 minuti nella sfida tra l'Huracan e l'Arsenal di sarandì, pareggio giusto anche se i padroni di casa devono recriminare per qualche occasione di troppo sbagliata. Convincente vittoria del Tigre sul Newell's con un gol del puntero Stracqualursi . Chiudiamo con la sorpresa della settimana allo stadio Ciudad de la Plata i campioni dell'Apertura dell'Estudiantes perdono in casa con un ottimo Banfield autore del gol partita il paraguayano Achucarro con un bel colpo di testa.
Colón 1 - 3 Gimnasia La Plata
Olimpo 3 - 3 Godoy Cruz
Lanús 2 - 1 Quilmes
San Lorenzo 1 - 2 Racing Club
Boca Juniors 0 - 0 All Boys
Estudiantes 0 - 1 Banfield
Argentinos Juniors 1 - 1 Velez Sarsfield
Independiente 0 - 1 River Plate
Huracán 1 - 1 Arsenal T
Tigre 1 - 0 Newell's Old Boys
Partiamo da Santa Fè dove i padroni di casa del Colon vengono sconfitti da un ottimo Gimnasia con protagonista il giovane attaccante centrale dei Platensi Neira autore di una doppietta. Pareggio pirotecnico allo stadio Carminatti, dove l'Olimpo in vantaggio di due reti si fa addirittura sorpassare dal Godoy Cruz, però nel recupero l'Olimpo agguanta il pareggio con un'azione irregolare per un fuorigioco parso molto netto. Il Lanus in casa non sbaglia contro il Quilmes una doppietta di Diego Valeri su assist di Camoranesi permettono al Granate di salire al terzo posto. Colpaccio del Racing de Avellaneda al Nuevo Gasometro sconfitti i padroni di casa del San Lorenzo con due gol del colombiano Gutierrez. Ancora non riesce ad ingranare il Boca Juniors di Falcioni che viene fermato sul pareggio da un buon All Boys. Finisce con un pareggio l'attesa sfida tra Argentinos e Velez ospiti in vantaggio con Ramirez ,padroni di casa che trovano il pareggio nel secondo tempo con Niell. Il River Plate sbanca il Libertadores de America con un gol di Mariano Pavone nel finale e si candida al titolo di clausura. Botta e risposta in 10 minuti nella sfida tra l'Huracan e l'Arsenal di sarandì, pareggio giusto anche se i padroni di casa devono recriminare per qualche occasione di troppo sbagliata. Convincente vittoria del Tigre sul Newell's con un gol del puntero Stracqualursi . Chiudiamo con la sorpresa della settimana allo stadio Ciudad de la Plata i campioni dell'Apertura dell'Estudiantes perdono in casa con un ottimo Banfield autore del gol partita il paraguayano Achucarro con un bel colpo di testa.
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Serie D: Claypole-Victoriano Arenas finisce in rissa:36 espulsi!!!!!!!
Sabato scorso allo stadio Rodolfo Capocasa de Claypole (Periferia Sud di Buenos Aires) "El Tambero" de Claypole riceveva il Victoriano Arenas, la partita si svolge con tranquillita fino all ultima azione, con i padroni di casa conducendo per 2-0, l'arbitro Damian Rubino espelle Rodrigo Sanchez del Victoriano Arenas per aggressione a Jonathan Ledesma del Claypole, il giocatore del "Tambero" non ci sta e risponde all aggressore quindi rosso anche per lui, sembra finire tutto li ma qualche parola di troppo iniziano li spintoni e poi finisce tutto in uno scandalo con botte da orbi tutti contro tutti, deve intervenire la polizia per portare i giocatori ospiti nello spogliatoio e fare ritornare la calma.
Ierisera l'arbitro Damian Rubino ha presentato il suo referto arbitrale della partita nel qualle ha espulso dopo il match 36 giocatori!!! gli 11 titolari più i 7 panchinari di ogni squadra, tutti i giocatori in distinta sono stati espulsi causa "RISSA GENERALE"
Il CT del Claypole Segio Micieli ha dichiarato "Non e giusto!!! e vero che c'e stata una rissa ma erano 3 nostri contro 3 di loro, se l'arbitro non riesce ad identificare gli aggressori non puo espellere tutte e due le squadre!!!, adesso ci tocchera' mandare in campo i ragazzini della primavera!!"
Le due squadre dovranno dichiarare oggi pomeriggio nei Tribunali dell AFA e giovedi il Giudice Sportivo decidera' le sanzioni. Al Momento tutti i professionisti del Claypole e del Victoriano Arenas sono stati espulsi e quindi non potranno giocare il prossimo week end, il Claypole fa visita all'Atlas che e secondo in classifica mentre il Victoriano Arenas riceve la capolista Dock Sud nel derby tra le due squadre di Avellaneda.
Ierisera l'arbitro Damian Rubino ha presentato il suo referto arbitrale della partita nel qualle ha espulso dopo il match 36 giocatori!!! gli 11 titolari più i 7 panchinari di ogni squadra, tutti i giocatori in distinta sono stati espulsi causa "RISSA GENERALE"
Il CT del Claypole Segio Micieli ha dichiarato "Non e giusto!!! e vero che c'e stata una rissa ma erano 3 nostri contro 3 di loro, se l'arbitro non riesce ad identificare gli aggressori non puo espellere tutte e due le squadre!!!, adesso ci tocchera' mandare in campo i ragazzini della primavera!!"
Le due squadre dovranno dichiarare oggi pomeriggio nei Tribunali dell AFA e giovedi il Giudice Sportivo decidera' le sanzioni. Al Momento tutti i professionisti del Claypole e del Victoriano Arenas sono stati espulsi e quindi non potranno giocare il prossimo week end, il Claypole fa visita all'Atlas che e secondo in classifica mentre il Victoriano Arenas riceve la capolista Dock Sud nel derby tra le due squadre di Avellaneda.
mercoledì 2 marzo 2011
LA NUOVA MAGLIA DELLA NAZIONALE ARGENTINA

La nazionale argentina cambia pelle. Una piccola rivoluzione coinvolgerà le divise della nazionale guidata da Leo Messi. La Seleccìon subirà alcune modifiche nella storica camiseta albiceleste. Lo sponsor tecnico Adidas ha studiato alcune modifiche che riguardano la prima e la seconda divisa ufficiale. La tradizionale prima maglia, avrà le bande verticali bianche e azzurre più larghe rispetto alle versioni precedenti. Lo stemma dell’Afa, la federazione calcistica argentina, sarà più grande ed evidente. La seconda maglia sarà sempre blu notte con la novità di una fascia orizzontale più chiara. Le novità sono state introdotte in vista della Copa America 2011. La prima dell’Argentina con la nuova maglia è in programma il prossimo 16 marzo quando Messi e compagni affronteranno il Venezuela in amichevole.
mercoledì 23 febbraio 2011
Liga: As “cancella” dalla foto un giocatore del Bilbao e così il gol del Barcellona sembra in fuorigioco


MADRID – Una bufera mediatica e sui social network spagnoli si è scatenata attorno al quotidiano sportivo madridista As colpevole di avere ‘cancellato’ da un grafico un difensore dell’Athletic Bilbao denunciando così un apparente fuorigioco del giocatore del Barcellona Dani Alves, autore del primo gol domenica dei blaugrana: il quotidiano ha chiesto scusa affermando di essere stato vittima di un ”errore tecnico”.
Nella ricostruzione grafica di As la scomparsa dell’ultimo difensore della squadra di Bilbao Koikili faceva sembrare lampante il fuorigioco. La partita Barcellona-Athletic era finita con un 2-1 per i catalani. Le polemiche sono subito scattate sulla rete, dove soprattutto i tifosi del Barca si sono scatenati accusando As di manipolazione pro-Real Madrid.
Nell’edizione di martedì As scrive che per un ”errore tecnico”, un operatore del quotidiano ha cancellato il difensore per evitare una sovrapposizione con l’attaccante del Barca David Villa, ma si è dimenticato di riposizionarlo nella foto finale. Il quotidiano sostiene tuttavia che anche con Koikili l’azione di Alves era in fuorigioco.
In effetti guardando le due fotografie nonostante Koikili sembra essere in fuorigioco Daniel Alves
mercoledì 9 febbraio 2011
Ricordate il "non lo conosco" di Balotelli su Wilshere?Oggi Balotelli viene ricordato perchè va a Sanremo, Wilshere sarà titolare con l'Inghilterra

Ricordate il "non lo conosco" di Balotelli su Wilshere? Oggi uno dei due è sui giornali perchè va a Sanremo, all'altro Capello dà le chiavi dell'Inghilterra...
Il 19enne titolare a centrocampo al fianco di Lampard: "Può diventare come Pirlo".
La ruota del calcio gira molto velocemente, e spesso dichiarazioni di poche settimane prima vengono clamorosamente smentite dai fatti (vedi trasferimenti negati fino all'ultimo) o possono far sorridere, alla luce degli accadimenti futuri.
E' questo il caso delle parole pronunciate con la classica massiccia dose di autostima da Mario Balotelli poco prima di Natale, in occasione della consegna del 'Golden Boy', premio riservato al miglior Under 21 d'Europa.
Al secondo posto dietro il giocatore del Manchester City si era classificato Jack Wilshere, centrocampista inglese di 19 anni (uno e mezzo in meno di Balotelli), al cui nome SuperMario aveva risposto così: "Come si chiama? Wil...? No, proprio non lo conosco, però la prossima volta che giocherò contro l'Arsenal vedrò di starci attento. Magari potrei fargli vedere il Golden Boy e ricordargli che l'ho vinto io...".
Più facile che ne faccia conoscenza guardando la tv stasera, visto che Balotelli quest'anno il campo lo ha visto poco a causa dei suoi prolungati problemi fisici, mentre il giovane 'Gunner' oggi giocherà con la maglia dell'Inghilterra nell'amichevole contro di Copenaghen contro la Danimarca.
Wilshere giocherà da titolare al fianco del neocapitano Frank Lampard, anzi di più, da vero e proprio leader 'in pectore', come spiega il Ct Fabio Capello in quella che appare come una vera e propria investitura: "E' l'unico inglese ideale per giocare davanti alla difesa, può essere Makelele o Pirlo, ha un repertorio completo, è maturato moltissimo. Se mantiene le promesse sarà il fulcro dell'Inghilterra...".
ARGENTINA-PORTOGALLO LE PROBABILI FORMAZIONI

Stasera alle ore 21 allo Stade de Genève (Ginevra-Svizzera) si affronteranno Argentina e Portogallo, sarà la sfida anche fra i due campioni in assoluto Messi e Cristiano Ronaldo.
Sergio Batista il ct dell'Argentina è intenzionato a schierare il tridente offensivo con Messi,Lavezzi e Di Maria, a cui risponderà il suo collega Paulo Bento con C.Ronaldo, H.Postiga e Nani.
LE PROBABILI FORMAZIONI
ARGENTINA 4-3-3 ALLENATORE SERGIO BATISTA
SERGIO ROMERO-J.ZANETTI-G.MILITO-N.BURDISSO-M.ROJO-BANEGA-MASCHERANO-CAMBIASSO-DI MARIA-MESSI-LAVEZZI
A DISPOSIZIONE
ANDUJAR-OTAMENDI-ZABALETA-GAGO-J.SOSA-BIGLIA-GAITAN-PASTORE-PAREJA-GARAY-CHAVEZ-J.M.MARTINEZ
PORTOGALLO 4-3-3 ALLENATORE PAULO BENTO
EDUARDO-JOAO PEREIRA-BRUNO ALVES-FABIO COENTRAO-R.COSTA-VELOSO-MEIRELES-J-MOUTINHO-NANI-H.POSTIGA-C.RONALDO
A DISPOSIZIONE
RUI PATRICIO-ROLANDO-DANNY-MACHADO-BOSINGWA-H.ALMEIDA-QUARESMA-C.MARTINS-HUGO VENTURA
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