
Continuiamo oggi.....la nostra analisi sui gironi dei mondiali e oggi si parla del girone B, composta da argentina,nigeria,corea del sud e grecia.
ARGENTINA.
Dopo la grande paura, si può pensare a sognare in grande. La Selleccion di Maradona appare, però, un cantiere ancora aperto, con una non definita formazione base. C’è da aggiungere che certe scelte di Maradona destano quanto mai più di un dubbio. Ma il tecnico argentino è sempre molto attento alla crescita dei talenti argentini, che giocano sia in patria che all’estero. I risultati e le prestazioni fornite durante le qualificazioni, farebbero pensare al peggio. Ma si tratta di una potenza calcistica mondiale, reduce da risultati deludenti in Coppa del Mondo e pertanto, potrà contare sull’orgoglio e la freschezza dei suoi campioni, Messi su tutti. Il girone appare superabile, per il proseguo è necessario acquisire tanta fiducia in sé.
NIGERIA:
Torna ai Mondiali, otto anni dopo l’avventura nippo-coreana, terminata deludentemente già alla fase ai gruppi. E’ arrivata in Sudafrica dopo una qualificazione molto sofferta e a tratti incredibile, a spese di una Tunisia che già pensava al soggiorno sudafricano. Il selezionatore Lars Lagerback ha a disposizione una rosa giovane, molto rinnovata e composta dagli eredi delle “Super Aquile” degli anni ‘90. Punto forte della squadra è il reparto avanzato, con Obafemi Martins giocatore più maturo dopo la serie di esperienze, oltre a tutti gli altri giocatori che militano in Europa. Il tecnico dovrà lavorare sulla mentalità dei calciatori nigeriani, dotati di grande talento, ma molto discontinui.
COREA DEL SUD:
La nazionale sudcoreana è alla settima partecipazione consecutiva ad una fase finale del campionato del mondo. Dopo i selezionatori olandesi Hiddink, Advocaat e Verbeek, sulla panchina della nazionale asiatica c’è Huh Jung Moo, che proverà a portare i suoi più avanti possibili. La squadra sudcoreana non può annoverare fra le sua fila giocatori di alto tasso tecnico e il leader sarà il capitano Park Ji-Sung, centrocampista del Manchester United. La maggior parte dei calciatori che verranno convocati per il Mondiale, gioca in patria, tranne qualche elemento come Lee Young Pyo del Borussia Dortmund, oppure il difesore dello Zenith San Pietroburgo Kim Dong Jin, o gli attaccanti Lee Keun e Park Chu, militanti rispettivamente nel Paris Saint Germain e nel Monaco: saranno loro a dare la qualità tecnica necessaria a passare agli ottavi di finale.
GRECIA: Otto Rehaggel ha inseguito la qualificazione mondiale dal 2001, quando arrivò sulla panchina della nazionale ellenica. Adesso, dopo anni di trionfo per la nazionale greca, tra cui l’incredibile trionfo a Euro 2004, torna alla fase finale del campionato del mondo, dopo l’unica partecipazione datata 1994. E in quella edizione, terminata alla fase a gironi, ha sfidato due delle squadre che incontrerà in Sudafrica, Argentina e Nigeria. Rehaggel può contare su una buona formazione, che rappresenta al meglio la crescita esponenziale del calcio greco. Gekas, attaccante del Bayern Leverkusen, è stato il capocannoniere delle qualificazioni della zona europea, con 10 reti messe a segno. Si gioca la qualificazione con Nigeria e Corea.












